Totem, monitor, tavoli touch: il museo digitale Casa Marcegaglia
A giugno 2023 si è tenuta l’inaugurazione ufficiale del nuovo Museo “Casa Marcegaglia”. Un progetto complesso che ha finalmente “visto la luce”, un concetto valido soprattutto in questa occasione, visto che si parla di un percorso esperienziale fatto prevalentemente di videoproiezioni.
La descrizione di queste soluzioni immersive e interattive, che raccontano l’identità del Gruppo Marcegaglia, il grande impero dell’acciaio, le trovate nel nostro articolo di blog Videoproiezioni museali, il museo multimediale Casa Marcegaglia.
In questo articolo vogliamo invece dare giusta importanza anche alle altre parti del museo che è composto da spazi che sfruttano tecnologie differenti e che meritano un approfondimento.
Ci soffermiamo in particolare su tre ambienti:
- la Vela (all’ingresso, l’area antecedente alla reception);
- la Catena dei Valori (spazio con protagonisti un videowall e un tavolo interattivo);
- la Academy Digital Library e la Digital Library (spazi per eventi e momenti di formazione e divulgazione dotati di platea, proiezione interattiva, monitor).
Ne parliamo in questo secondo articolo sempre attraverso il commento di Marco Grandelli, Database Administrator, Gruppo Marcegaglia e del nostro Emanuele Rossi, Head of Digital Signage Operations, ACS Data Systems.
Ciò che ha fatto differenza con Marcegaglia è stato un dialogo sin dall’inizio basato sullo scambio e sulla trasparenza, che è stata mantenuta come valore durante tutte le fasi di collaborazione, affrontando senza omissioni anche le criticità. Abbiamo ascoltato con molta attenzione i desideri e le necessità, quindi abbiamo trovato un compromesso migliore su ogni punto, con una forte attenzione per i dettagli, dialogando con tutte le figure coinvolte ed elaborando insieme il progetto. Ci poniamo davvero come partner, condividendo appieno la sfida
La Vela
È lo spazio che accoglie i visitatori, antecedente alla reception. «È stata chiamata Vela – racconta Grandelli - per la sua particolare forma che ricorda appunto la vela di una nave. In questa installazione sono presenti tre totem interattivi dove, attraverso dei touchscreen, è possibile sfogliare dei cataloghi digitali interattivi dedicati alla storia e all’attività di Marcegaglia. Da qui il visitatore può accedere a tutto il mondo di Marcegaglia: la sua produzione, la storia, il museo ecc..».
«Abbiamo studiato questi totem – spiega Emanuele Rossi - perché avessero una forma particolare, estremamente lineare, così come ci aveva richiesto l’architetto che si occupava del progetto. Sono alti quasi quasi 2 metri ma stretti 50 cm; sono realizzati in acciaio pitturato in nero. Sembrano delle lame. Abbiamo quindi scelto dei monitor ultra-stretch per adattarci alla forma».
La Catena dei Valori
Posizionata dopo la Stanza di Steno dedicata al fondatore Steno Marcegaglia, c’è la Catena dei Valori, un ampio spazio dove sono presenti un videowall di 22 monitor posti ‘a catena’ l’uno accanto all’altro sulle pareti e un tavolo touch centrale. «Questa stanza è stata chiamata Catena dei Valori – spiega Grandelli - perché i filmati che sono riprodotti sui monitor raccontano i valori su cui si fonda Marcegaglia, attraverso immagini tratte da tutte le fasi di lavorazione e di vita aziendale: la produzione, il trasporto, la distribuzione, gli utilizzi dell’acciaio ecc.. Queste fasi vengono trasmesse ciascuna su una parte diversa della catena, perché il visitatore spostandosi possa vederle tutte; quindi, degli elementi grafici attraversano la fila di monitor e generano una sorta di ‘onda’, di ‘tsunami’ che travolge tutte le immagini e prepara i monitor ad altri contenuti, creando una sorta di ‘stacco’. Inoltre – prosegue Grandelli – la stanza può essere usata anche per eventi e presentazioni esterne. Basta collegare un PC e si potranno scegliere liberamente quali immagini trasmettere ai monitor».
Emanuele Rossi entra quindi nel merito degli aspetti tecnici della stanza: «Il Digital Wall da 21x1 mt è composto da monitor senza bordo, configurati come unico banner. Il sistema è molto flessibile e consente di proiettare uno stesso contenuto su ogni monitor o su un gruppo di essi, oppure ancora di utilizzarli come spazio di visione unico attraverso contenuti studiati ad hoc come nel caso dell’onda ‘tsunami’. Proprio in funzione di questo utilizzo ‘unificato’ è stato fondamentale lavorare molto sulla sincronizzazione e sull’uniformità colorimetrica, per quest’ultima considerando sia la luce proveniente dal tetto, sia la loro distanza dal tavolo (alcuni sono distanti 3m altri 5m). I visitatori, inoltre, potendosi spostare liberamente nella stanza assumono, rispetto al videowall, punti di osservazione diversi fra loro e ciò ha reso ancora più articolata la visualizzazione dei contenuti sui monitor stessi».
Rossi prosegue quindi concentrandosi sul tavolo multimediale: «Il tavolo è al centro della stanza. Lo abbiamo realizzato noi come ACS, con una superficie interattiva che conta 3 display touch collegati a un solo computer, utilizzabili in configurazione unica oppure ciascuno singolarmente. Con il tavolo si possono sfogliare i contenuti e gestire le proiezioni sulla catena di monitor. Essendo i display protetti da un vetro, abbiamo dovuto lavorare molto sulla regolazione del touch per evitare errori di parallasse e offrire un’esperienza interattiva di qualità».
Rossi si sofferma quindi sull’utilizzo della sala come spazio eventi e presentazioni; spiegando che «i monitor possono visualizzare contenuti terzi grazie all’installazione del sistema di Barco, Clickshare, che consente di collegare con rapidità qualsiasi device e metterlo nella condizione di trasmettere video, immagini o presentazioni sul videowall. Inoltre la sala è dotata di un sistema microfonico e di un impianto sonoro di livello».
Le Digital Library
Parliamo ora di altri due spazi: la Academy Digital Library e la Digital Library.
La Academy Digital Library è lo spazio pensato per la Marcegaglia Academy, il progetto lanciato dal gruppo siderurgico mantovano per la formazione manageriale.
«Nello spazio – spiega Emanuele Rossi - sono presenti di fronte alla platea un proiettore interattivo Epson, che fa da lavagna e consente di condividere appunti con gli studenti, e 3 monitor da 50 pollici incassati nelle pareti, che all’accensione dell’impianto si inclinano e si aprono verso chi è seduto per supportare la lettura delle ultime file. Anche questo spazio è dotato di un impianto audio che garantisce una diffusione di livello e di un sistema Clickshare che favorisce lo scambio dei materiali e lo svolgimento di videoconferenze con interlocutori collegati da remoto».
La Digital Library ha una concezione simile: una platea più piccola, proiettore Epson, due monitor fissi e – dettaglio particolare - due tavoli su cui sono installati due monitor touchscreen da 24 pollici. «È la postazione dedicata alla libreria digitale – spiega Grandelli - e chi viene in visita può sedersi e sfogliare i contenuti digitali della library».
«Abbiamo svolto i lavori durante la pandemia, con vantaggi e svantaggi del caso. Ma tra i vantaggi c’è stata certamente la possibilità, dato che tutto era ‘fermo’, di avere il tempo di osservare ogni singolo dettaglio e offrire al progetto una cura davvero eccezionale».